Alchemilla mollis

Alchemilla: banale in apparenza ma virtuosa in sostanza

Erbacea rustica della famiglia delle Rosacee, originaria dell’Europa e dell’Asia e dell’America settentrionale e della Groenlandia , cresce spontaneamente nelle zone montane e boscose dove si può trovare fiorita per tutta l’estate.

La pianta è caratterizzata  da un fusto esile ed eretto e da foglie costituite da diversi lobi dentati (da 7 a 11). I fiori piccoli e di colore giallo- verdognolo formano corimbi poco appariscenti da fine primavera a tutta l’estate. Dalla forma delle foglie deriva uno dei nomi popolari di questa pianta e cioè “ventaglina” mentre da quella dei fiori “erba stella”.

Molto comune in montagna in prati umidi e radure, predilige terreni freschi ma ben drenati; nei giardini è spesso utilizzata per formare bordure decorative o coltivazioni naturali miste con rose, campanule, felci e comunque con arbusti e altre erbacce dai colori blu, porpora gialli e bianchi.

Pianta molto facile da reperire , si raccoglie tra luglio ed agosto, nel periodo della fioritura. Si eliminano le parti più coriacee, come gli steli e i piccioli, e le foglie non in perfette condizioni e si lascia seccare all’ombra.

Ma l’importanza dell’alchemilla vulgaris deriva dalle sue innumerevoli proprietà terapeutiche, che peraltro sono le stesse di altre varietà del suo stesso genere.

Già utilizzata anticamente per la cura delle emorragie, è considerata efficace in molti disturbi.

L’azione più certa è quella astringente, in virtù del buon contenuto di sostanze tanniche: è impiegata nelle forme leggere di diarrea e nelle perdite vaginali.  La presenza di acido salicilico la rende utile in caso di mal di testa, forme reumatiche, stati influenzali, infiammazioni ginecologiche, della bocca e della gola. Per uso esterno, gli impiastri si utilizzano per detergere le ferite e per aiutarne la cicatrizzazione; il decotto dona elasticità alla pelle, aiuta a combattere le smagliature e a schiarire le lentiggini.

In cucina le foglie fresche più tenere possono essere utilizzate crude in insalate, mentre le altre si lessano o si utilizzano per la preparazione di minestre. In infusione servono a preparare un tè particolarmente gradevole.

CURIOSITA’

Le foglie sono molto gradite agli animali, in particolare alle mucche che con il loro consumo aumentano la produzione di latte.

Denominata anche pianta del parto, ha la fama di essere una pianta molto utile per la donna. L’alchemilla è un ottimo rimedio, durante la gravidanza, per una tranquilla gestazione e un parto senza traumi. Promuove inoltre la montata lattea.

Alchemilla deriva, non a caso dalla parola araba alchemelyck, che significa alchimia. Infatti gli alchimisti medievali raccoglievano di buon mattino in apposita ampolle le grosse perle di rugiada che si depositavano sulle foglie durante la notte, dette “acqua celestiale” o “acqua dei saggi”, per utilizzarle, poi, nei vari processi alchemici. Quest’acqua si riteneva fosse carica di energie provenienti dagli astri e dunque un dono divino in grado di trasformare i metalli in oro.

Dalle foglie mature, raccolte prima della fioritura, si ricava una tintura di colore verde per la lana.

Leave a comment